Stretto di Messina Spa sarà stazione appaltante per il Ponte: il governo accelera sull’opera strategica
È in fase di studio, infatti, una bozza di decreto legge che prevede misure urgenti per il completamento di grandi opere e per la gestione di settori chiave come i trasporti, il demanio marittimo e la stagione balneare. Un pacchetto di interventi che, se approvato, avrà un impatto diretto sull’area dello Stretto e sulle regioni coinvolte

Lo Stretto di Messina torna al centro dell’attenzione politica e infrastrutturale. È in fase di studio, infatti, una bozza di decreto legge che prevede misure urgenti per il completamento di grandi opere e per la gestione di settori chiave come i trasporti, il demanio marittimo e la stagione balneare. Un pacchetto di interventi che, se approvato, avrà un impatto diretto sull’area dello Stretto e sulle regioni coinvolte.

Ponte sullo Stretto: il ruolo operativo della Stretto di Messina Spa

Tra i punti cardine del provvedimento, spicca il rilancio del progetto per il Ponte sullo Stretto di Messina. Il governo intende assegnare alla società Stretto di Messina Spa il ruolo di stazione appaltante qualificata, permettendole di bandire direttamente le gare pubbliche per la realizzazione dell’opera.

Una misura che punta a garantire il rispetto del cronoprogramma e a velocizzare le procedure burocratiche, considerate decisive per la riuscita del progetto. L’obiettivo dichiarato è chiaro: rendere operativo il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria, superando ritardi storici e rilanciando una delle infrastrutture strategiche più discusse del Paese.

Trasporti, PNRR e Olimpiadi: il contesto più ampio del decreto

Oltre al Ponte, il decreto affronta altri temi cruciali per la mobilità e lo sviluppo dell’area dello Stretto. Tra questi, le tariffe dei voli soggetti a oneri di servizio pubblico — un tema particolarmente sentito nelle isole — e l’attuazione di interventi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il provvedimento prevede anche misure per le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 e per altri eventi sportivi, che richiedono la realizzazione di opere funzionali al loro svolgimento.

Stagione balneare: regole omogenee e flessibilità per gli enti locali

Un altro aspetto che riguarda direttamente il territorio dello Stretto è la gestione della stagione balneare. La bozza fissa il periodo ufficiale dalla terza settimana di maggio alla terza settimana di settembre, uniformando le regole su scala nazionale.

Tuttavia, le regioni e gli enti locali avranno la possibilità di anticipare o posticipare l’inizio della stagione di una settimana, pur mantenendo la durata complessiva invariata. Sarà inoltre sempre consentita l’apertura delle strutture balneari per fini elioterapici o con servizio di assistenza bagnanti, anche al di fuori del periodo canonico.

Un’occasione per il rilancio dello Stretto?

Il pacchetto di misure in discussione rappresenta, secondo il governo nazionale, una concreta occasione per accelerare lo sviluppo dell’area dello Stretto, non solo attraverso la realizzazione di infrastrutture strategiche, ma anche attraverso una gestione più efficace del territorio e delle sue risorse.

Dalla mobilità alla valorizzazione del patrimonio marittimo e turistico, il decreto punta a creare le condizioni per una crescita sostenibile e coordinata, in un’area che da sempre rappresenta un punto di snodo tra Nord e Sud del Mediterraneo. Resta da capire come si potrà inserire la nuova opera in un contesto infrastrutturale molto arretrato e con pesanti criticità da risolvere, a partire dal nodo dell'alta velocità in Calabria.

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