Brutto episodio per l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal), vittima di un furto durante un’attività di monitoraggio delle acque nei fiumi Angitola e Reschia e nell’invaso dell’Angitola.
Ignoti hanno forzato i mezzi di servizio di Arpacal e dell’Azienda Calabria Verde, rubando i frigoriferi portatili che contenevano i campioni d’acqua appena prelevati, insieme a materiale tecnico e documentazione operativa indispensabile. L’Agenzia ha subito denunciato l’accaduto ai carabinieri di Gizzeria Lido.
«Si tratta di un gesto grave – si legge in una nota di Arpacal – che danneggia non solo il patrimonio tecnico dell’Agenzia, ma ostacola un’attività fondamentale per la tutela delle risorse idriche calabresi».
Nonostante il furto, Arpacal ha già avviato una nuova missione di campionamento. «La sorveglianza ambientale continua senza sosta, per garantire dati affidabili e proteggere la salute pubblica», ha precisato l’Agenzia.
Sull’episodio è intervenuto anche il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. «Quanto accaduto è grave e inquietante – ha dichiarato –. Il furto dei campioni d’acqua e dei materiali di Arpacal rappresenta un attacco diretto alla tutela dell’ambiente e alla salute dei cittadini calabresi».
Il governatore, nel pomeriggio, si è recato personalmente sul luogo del furto per esprimere vicinanza e solidarietà ai tecnici colpiti. «Ho voluto essere presente per ringraziare chi ogni giorno lavora con dedizione per proteggere le nostre acque e il nostro territorio», ha concluso Occhiuto.