Cessate il fuoco tra Iran e Israele: Trump annuncia la “pace” su Truth Social
È entrato in vigore il cessate il fuoco tra Iran e Israele, segnando una possibile svolta nella crisi esplosa lo scorso 13 giugno, quando lo Stato ebraico ha lanciato una serie di attacchi contro obiettivi militari nella Repubblica Islamica

È entrato in vigore il cessate il fuoco tra Iran e Israele, segnando una possibile svolta nella crisi esplosa lo scorso 13 giugno, quando lo Stato ebraico ha lanciato una serie di attacchi contro obiettivi militari nella Repubblica Islamica. La notizia è stata riportata dai media di entrambi i Paesi, anche se i dettagli dell’intesa restano ancora incerti. A catalizzare l’attenzione è stato l’annuncio a sorpresa dell’ex presidente americano Donald Trump, che su Truth Social ha rivendicato un ruolo chiave nella mediazione.

Dettagli iniziali dell'annuncio su Truth Social

La prima comunicazione è arrivata nella notte italiana, quando Trump ha scritto che il cessate il fuoco sarebbe entrato in vigore circa sei ore dopo il suo messaggio.

La puntualizzazione di Teheran tramite Abbas Araghchi

Poco dopo, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha gettato acqua sul fuoco, affermando in un post su X (ex Twitter) che “non c’è ancora un accordo formale sul cessate il fuoco o sulla fine delle operazioni militari”. Tuttavia, Araghchi ha precisato che Teheran non avrebbe avuto intenzione di proseguire le proprie azioni offensive se Israele avesse interrotto i bombardamenti “non oltre le 4 del mattino, ora di Teheran”.
“L’eventuale decisione definitiva sulla cessazione delle operazioni militari sarà presa successivamente”, ha aggiunto il ministro, lasciando intendere che la situazione resta fluida e soggetta a sviluppi.

Il secondo post di Trump: “Pace” per merito dei B‑2

Poche ore più tardi, sempre su Truth Social, Trump è tornato a postare, dichiarando che “Israele e Iran sono venuti da me, quasi contemporaneamente, e mi hanno detto: ‘Pace’”. L’ex presidente ha poi lodato il ruolo delle forze armate statunitensi e, in particolare, “il talento e il coraggio dei nostri grandi piloti di B-2”, che avrebbero contribuito con un “‘colpo’ perfetto” a raggiungere l’accordo.

Incertezze su mediazione e impegni futuri

Non è chiaro, al momento, se vi sia stata una mediazione diplomatica formale degli Stati Uniti o se l’annuncio di Trump rappresenti più un’operazione mediatica. Restano inoltre aperti numerosi interrogativi sulla durata della tregua e sugli eventuali impegni presi da entrambe le parti.

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