Salvini chiude allo scambio con Forza Italia: “Ius scholae in cambio del terzo mandato? Non siamo al mercato”
Se da una parte la Lega spinge sul terzo mandato – sostenuta in modo trasversale da molti amministratori locali – Forza Italia e parte di Fratelli d’Italia mantengono una posizione più rigida, e sembrano usare lo stallo come leva su altri dossier

Il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini dice no a ogni ipotesi di “baratto politico” sul terzo mandato. E lo fa in modo netto, parlando con i cronisti a margine di un evento sul decreto sicurezza organizzato a Roma, in largo Argentina.

“Quando Forza Italia chiede in cambio la cittadinanza facile, lo ius scholae, io rispondo: ma di cosa stiamo parlando?”, ha detto Salvini, bollando l’ipotesi di un compromesso come “un mercato” politico che la Lega non è disposta ad aprire.

Terzo mandato: “È una questione di libertà di scelta”

Al centro dello scontro resta la proposta sostenuta dalla Lega di introdurre il terzo mandato per sindaci e governatori, oggi impossibilitati a ricandidarsi dopo due legislature consecutive. Per Salvini, la modifica darebbe “ai cittadini la libertà di scegliere un bravo amministratore anche per la terza volta”. E rincara: “È un peccato che Forza Italia non voglia sostenerci, ma non posso costringerli a fare qualcosa controvoglia”.

Sulla cittadinanza: “Gli italiani non la vogliono, anzi serve più severità”

Secca anche la chiusura sul fronte ius scholae, la proposta di legge che faciliterebbe l’accesso alla cittadinanza italiana per i figli di immigrati nati o cresciuti in Italia. Per Salvini, il tema non è negoziabile: “C’è stato un referendum e milioni di italiani, anche di sinistra, hanno detto no. La legge sulla cittadinanza non si tocca”.

Anzi, il leader leghista rilancia in senso opposto: “Per me bisognerebbe essere ancora più severi: chi delinque in Italia dovrebbe perdere la cittadinanza o il permesso di soggiorno. Non si può essere tolleranti con chi non rispetta le regole”.

Un equilibrio delicato nel centrodestra

La dichiarazione di Salvini arriva in un momento di forte tensione tra gli alleati di governo. Se da una parte la Lega spinge sul terzo mandato – sostenuta in modo trasversale da molti amministratori locali – Forza Italia e parte di Fratelli d’Italia mantengono una posizione più rigida, e sembrano usare lo stallo come leva su altri dossier.

Il nodo resta apertissimo, ma Salvini, almeno pubblicamente, chiude a ogni forma di scambio. “Non siamo al mercato”, ribadisce. E per ora, il terzo mandato resta congelato.

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