I gruppi parlamentari di opposizione si schierano al fianco dei giornalisti Rai, denunciando una situazione definita senza precedenti per pressioni e condizionamenti. In una nota congiunta, i capigruppo della Commissione di Vigilanza Rai Stefano Graziano (PD), Dario Carotenuto (M5S), Maria Elena Boschi (Italia Viva) e Peppe De Cristofaro (Alleanza Verdi e Sinistra) parlano apertamente di “intimidazioni inaccettabili” e di una “strategia sistematica di controllo politico” sul servizio pubblico.
L’allarme: “In gioco c’è la libertà di informazione”
Secondo i rappresentanti dell’opposizione, le pressioni sui giornalisti non si limitano a scelte editoriali discutibili, ma coinvolgono direttamente posti di lavoro, minacce di trasferimenti forzati – spesso fuori regione – e una crescente precarizzazione delle redazioni. A essere colpiti sarebbero in particolare i giornalisti delle trasmissioni d’inchiesta e i precari, ai quali verrebbero imposti silenzi o allineamenti politici tramite il ricatto della cancellazione di programmi o taglio degli spazi informativi.
“La dignità della professione giornalistica è sotto attacco”, si legge nella nota. “Mai come oggi abbiamo assistito a un’ingerenza così sfacciata e sistematica. Il servizio pubblico non può essere trasformato in una macchina di propaganda governativa né in uno strumento di pressione sui giornalisti che mantengono rigore e indipendenza”.
I nodi irrisolti: assunzioni e spostamenti
Un ulteriore fronte di scontro riguarda l’accordo firmato per l’assunzione di 127 giornalisti nelle sedi regionali. Secondo l’opposizione, lo spostamento forzato di professionisti esperti, in particolare quelli specializzati in approfondimento e inchiesta, mette a rischio la qualità dell’informazione e al tempo stesso lascia nel limbo decine di precari.
“Serve un confronto trasparente con il sindacato dei giornalisti e le rappresentanze interne – sottolineano i parlamentari –. Non si può smantellare il lavoro costruito negli anni da chi ha garantito pluralismo, autonomia editoriale e servizio al Paese”.
La richiesta alla Commissione Vigilanza
I gruppi di minoranza annunciano che chiederanno un approfondimento urgente in Commissione di Vigilanza Rai, con l’obiettivo di fare luce su quanto sta accadendo e tutelare i principi fondamentali del servizio pubblico.
“La libertà di stampa non è un privilegio della categoria, ma un diritto dei cittadini. È in gioco il pluralismo dell’informazione e il diritto a ricevere notizie verificate, indipendenti, non manipolate. Ed è compito della Vigilanza garantire che la Rai resti patrimonio di tutti, e non di pochi”.