Lagarde: “Un euro più forte a livello globale rende l’Europa più protetta e autonoma”

Rafforzare il ruolo internazionale dell’euro non è soltanto un obiettivo economico, ma una scelta strategica per rendere l’Europa più autonoma e resistente alle pressioni esterne. È il messaggio chiave lanciato da Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, nel corso di un intervento tenuto a Berlino, in cui ha delineato le condizioni e i benefici legati a una maggiore rilevanza globale della moneta unica.

I vantaggi di un euro più influente

Lagarde ha sottolineato che accrescere il ruolo internazionale dell’euro potrebbe offrire numerosi vantaggi concreti: dai minori costi di indebitamento per governi e imprese dell’UE, al sostegno della domanda interna in un momento di crescente incertezza nei mercati esteri. Inoltre, una moneta più utilizzata nei mercati globali contribuirebbe a stabilizzare i flussi commerciali e finanziari, riducendo la vulnerabilità dell’Europa rispetto alle fluttuazioni dei tassi di cambio.

Un’opportunità da cogliere, non un privilegio garantito

Secondo Lagarde, se più scambi internazionali fossero denominati in euro, l’Unione Europea sarebbe anche meglio protetta dai movimenti di capitali improvvisi e da strumenti di pressione economica come sanzioni o misure coercitive. Questo tipo di resilienza equivarrebbe a rafforzare la sovranità dell’Europa, permettendole di “controllare meglio il proprio destino” sul piano politico, economico e istituzionale.

Tre pilastri per rafforzare l’euro nel mondo

Perché l’euro possa davvero accrescere il proprio status globale, Lagarde ha indicato tre ambiti fondamentali di intervento:

Il primo riguarda la sfera geopolitica: l’Europa deve dimostrare di essere un attore stabile e coerente, mantenendo il proprio impegno verso il libero scambio e dotandosi di una capacità di sicurezza autonoma e credibile.

Il secondo ambito riguarda la dimensione economica. Rendere l’Unione una destinazione preferenziale per gli investimenti globali passa attraverso il rafforzamento della propria base economica, sviluppando mercati dei capitali più profondi, integrati e liquidi.

Infine, il terzo pilastro identificato da Lagarde è di natura giuridico-politica. L’Unione Europea deve saper difendere lo stato di diritto, consolidare le proprie istituzioni democratiche e compiere progressi concreti verso una maggiore unità politica.

Un futuro con più autonomia strategica

L’intervento della presidente Lagarde si inserisce nel più ampio dibattito sul futuro dell’Unione Europea in un contesto multipolare e segnato da forti tensioni geopolitiche. La centralità dell’euro nel sistema economico globale non è solo un obiettivo finanziario, ma uno strumento chiave per garantire la sovranità economica e politica dell’Europa nei decenni a venire.

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